Non è tutto oro ciò che luccica...
Il turismo di massa, l'ignoranza dilagante, non è il vicino di ombrellone il problema o forse si?
Viviamo in un mondo in cui l'attuale concetto occidentale di ferie, risulta feroce, quanto la concezione stessa del lavoro, non soltanto perché interferisce in modo profondo con il senso della libertà, ma perché ne trasforma il significato. Nel periodo delle ferie, milioni di persone sono obbligate a divertirsi, così come nel resto dell'anno sono obbligate a lavorare senza tregua, a sognare di trovare un lavoro o a guarire dai guasti e dalla malattie, causate da un'attività lavorativa coatta e quotidiana.
Non sarà la folla, ma il singolo pensiero oggettivo, mi spiego, un paradiso per restare tale ha bisogno di esser tutelato, non solo da chi ci abita, ma da chi lo visita, da chi lo calpesta, già l'atto stesso di calpestare è un insulto e fosse per me metterei una selezione all'ingresso si, avete letto bene, non sei rispettoso della terra? Non ti vogliamo. Non farei neanche traghettare le auto, chiederei che si trasformi l'isola in un'eco isola, solo con mezzi appropriati all'ambiente o meglio ancora a piedi o in bicicletta, che un pò di movimento non fa male...
Al centro di ogni iniziativa, l’attenzione dello Stato e dei cittadini va innanzitutto all’essere umano.
Non si costruisce tuttavia nessun proselitismo, nessun apostolato, ma inventa un piano di sogno, e non di favola.
E' secondo voi cosi' difficile pensare di visitare un luogo ed averne rispetto? Un credente che entra in una chiesa lo fa in religioso silenzio, non si porta via un pezzo di mosaico per lasciarlo come souvenir a marcire sul comodino.
Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare: Persone strappare gigli di mare, un pezzo di biodiversità che rischia l'estinzione, riempire bottigliette di plastica di sabbia rosa, organismi invertebrati che mescolati a resti di corallo, conchiglie e carbonato di calcio rendono la spiaggia di questo colore, buttare mozziconi di sigarette in mare, è vero c'è il vento e le spiagge dovrebbero forse esser più attrezzate, ma se fumi non puoi pensare di portarti da casa un contenitore dove spegnere il tuo santo vizio?
Simos Beach è una delle spiagge più belle a livello visivo, l'isola di Elafonissos una delle isole più belle al mondo, Perché alcuni di noi ignorano l'ecosistema e le fanno del male?
Le barche che costeggiano l'isola a volte portano inquinamento insieme a moto d'acqua e tutto ciò che diverte l'essere umano , il senso civico lo insegnano, la sensibilità è un dono.
Ora c'è il problema della plastica, fosse solo quello.. Potremmo passare giornate intere a ripulire, ma le cause stanno alla base, il proibizionismo non esisterebbe se ci fosse un minimo di reattività, emotività, attenzione.
Vogliamo scrivere riguardo i nidi delle tartarughe?
In pochi sanno che tornano continuamente a nidificare nello stesso luogo e che alcuni volontari mossi dalla sola coscienza cercano di proteggerle dal vero animale crudele che è l'uomo.
“... A chi osa...
... A chi spia nelle fessure della mente...
... A chi si inoltra nella “perfetta” realtà apparente...
... Alla leggerezza del pensiero...
A chi ancora crede
A te...."
Il fotografo Justin Hofman, arrivato fra i finalisti al concorso Wildlife Photographer of the Year 2017 è diventato famoso in tutto il mondo per questa foto scattata nelle acque inquinate nell’isola di Sumbara, in Indonesia: mostra un cavalluccio marino che nuota aggrappato ad un cotton fioc. Il 9% dei rifiuti sulle spiagge italiane è costituito dai bastoncini per la pulizia delle orecchie.
La plastica è insomma uno dei grandi problemi ecologici dei mari della Terra, Mediterraneo incluso, con un impatto significativo sull'ecosistema e sulla catena alimentare: tra pochi anni non ci sarà pesce o uccello marino che non si sarà nutrito anche di plastica.
Sempre più la dispersione e l’accumulo di prodotti plastici nell’ambiente sono il principale fattore di inquinamento di aria, suolo, fiumi, laghi ed oceani e causa del deterioramento degli habitat di fauna e flora presenti.
La plastica oggi è tra i più diffusi inquinanti dell’ambiente. Il mare in particolar modo sta vivendo una situazione critica ne sono testimonianza le cosiddette isole di plastica nel Pacifico. Non è un caso, che se filtrassimo tutte le acqua salate del mondo, scopriremmo che ogni chilometro quadrato di essa contiene circa 46.000 micro particelle di plastica in sospensione. Nonostante questi dati preoccupanti, non si è arrestata la produzione di plastica nel mondo, anzi la produzione mondiale di resine e fibre plastiche è scresciuta dai 2 milioni di tonnellate del 1950 agli oltre 380 milioni del 2016. La plastica è infatti il prodotto sintetico a più lunga conservazione, si degrada completamente solo in centinaia di anni. E’ logico quindi che, se non smaltita o riciclata correttamente, finisca nell’ambiente favorendo l’alterazione di ecosistemi troppo delicati. Purtroppo in questi anni di crescente domanda, solo il 20% della plastica prodotta è stato riciclato o smaltito. Tutto il resto si è accumulato come scarto a terra e in acqua.
Terzo posto, Marine conservation © Noam Kortler/UPY 2019
Per la preoccupante situazione in questione e per la sostenibilità del nostro Pianeta, la Commissione Europea ha deciso di compiere un concreto passo in avanti contro l’inquinamento da plastica, proponendo una serie di nuove norme che vanno a colpire dieci dei prodotti monouso più diffusi. Tra gli oggetti saranno completamente vietati le posate, i piatti, i cotton fioc, le cannucce, gli agitatori per bevande e i bastoncini per palloncini tutti considerati tra le principali minacce per l’ambiente.
Vincitore categoria Marine conservaion e Marine Conservation photographer of the year 2019 © Eduardo Cevedo/UPY 2019
Quest'anno quando passerai le tue vacanze, le tue uniche sacre vacanze, pensa anche all'ambiente a tutti quei luoghi nel mondo che hanno bisogno di noi e di esser da tutti noi, tutelati.
Noi siamo con L'ambiente e tu?
Nell'era dell'informazione, l'ignoranza è una scelta amici miei.
Un mondo migliore non è un'utopia.
Buone vacanze.
La Fra